Ottobre … si comincia….!!

Pink is the new yellow

Ottobre, tutti a scuola.
Gli studenti Veneziani della Virtus cominciano il 5, per gli altri c’è tempo fino al 20, ma tra il 10 e il 12 del mese la maggior parte, tra bambini e ragazzi under e classi senior sarà seduta sui banchi dopo la lunga pausa estiva.
Ogni anno – non importa l’età – il rientro è traumatico e ottobre si presenta come un mese pericolosamente in salita: ci sono i ricordi delle vacanze da chiudere nel cassetto, la routine degli allenamenti da riprendere, l’acido lattico da smaltire, l’ansia da prestazione da reinserire dopo varie settimane di tempi e ritmi dilatati. Sì, ci sono anche gli ultimi (a volte ben più degli ultimi) compiti da portare a termine, ci sono schemi e movimenti da studiare (con spesso ingenti quantità di lavoro extra). Soprattutto, però, c’è una vita sociale che riprende: i compagni di squadra, il coach che sale in cattedra, gli amici\avversari che ritrovi in corridoio prima delle “verifiche”, i genitori, le morose, gli amici che ti aspettano all’uscita (e nelle chat di WhatsApp…).
Il rientro a scuola è un misto agrodolce di sensazioni ed emozioni, per chi entra in classe, ma anche per chi accompagna e insegna.
Per chi intraprende i nuovi cicli (non importa quale sia la classe), l’ansia, la curiosità, la paura di non essere all’altezza della categoria e dei compagni, sono i poli opposti di una bilancia che vira ora di qua ora di là: andrà tutto bene? Che cosa ci aspetta?
Venerdi serà, sul parquet del PalaDosson di Casier è suonata la prima campanella di questo anno scolastico. La prima verifica dell’anno per gli alunni del professor Grassetti, è stata una materia, il Casier Basket, indigesta già dallo scorso anno, quando per un pelo non si è laureata come prima della classe del campionato di promozione.
Come tutte le verifiche di inizio anno, i segnali contano più dei risultati, soprattutto per una classe che non parte come la protagonista della scuola. Le cose da testare sono tante: affidabilità, compattezza, resistenza e carattere. Insomma quanto la gamba riesce a stare al passo della testa e viceversa. Se la mano ha ripreso il ritmo di lavoro e se lo studio estivo ha portato i suoi frutti.
A fine serata il registro dirà 56 a 50 per i padroni di casa, evidenziando la superiorità della compagine trevigiana ed emettendo un verdetto sostanzialmente giusto e coerente con l’andamento della gara.
Gli sbagli sono stati tanti e da parte di entrambi. A momenti alterni e su ambiti diversi. I padroni di casa hanno dimostrato di avere approfondito di più il capitolo Run & Gun, avendo però ancora da studiare il capitolo sulla gestione del centrocampo e della difesa. Al contrario, gli alunni veneziani seppur dimostrando di aver digerito abbastanza bene le ripetizioni estive degli schemi del diavolo di Cannaregio, si sono dimostrati molto timidi dalla lunga distanza e un po’ macchinosi nella gestione delle ripartenze.
Valutando tutti i segni rossi alla fine della verifica, il bilancio, seppur negativo in termini assoluti, lascia presagire segnali molto positivi. Alunni come Campagnol, Serena e un ispiratissimo Masutti sono già in lizza per il premio secchioni di giornata guadagnandosi la prima fila di banchi, altri come Indri, Costa e Zane sedendosi subito in seconda fila, si configurano come un blocco di continuità e affidabilità tanto in fase offensiva quanto difensiva. Pistolato, Venturi, Ballarin, Perricone e Pacchiani, pagando il poco minutaggio, rimandano al prossimo compito in classe un giudizio più oggettivo sulla loro condizione, tanto tecnica, quanto fisica.
Aspettando quindi che le code di rondine delle mura amiche dell’arsenale, facciano da sfondo alle prossime 2 verifiche, lunedi si ritorna a lavorare sodo sul parquet di casa, ripartendo da quei segni rossi, che sul foglio giallo della prima campanella, lasciano presagire un futuro più rosa.
Stay Hungry stay Cello!
Il Pazzo