Prom M. finale al cardiopalma..

Una tripla di tabellone con 59 centesimi di secondo rimasti sul cronometro.
Cala così il sipario sulla stagione della Virtus Venezia, lasciando un amaro in bocca difficile da togliere nell’immediato. A volere vedere il bicchiere mezzo pieno – cosa in realtà doverosa – è stato il miglior modo di uscire, onorando i playoffs fino all’ultimo tiro, scagliato da Perricone e infrantosi sul ferro del palasport dell’Arsenale, poco dopo che lo stesso numero 8 aveva impattato con un’altra tripla sul 59-59.
Si può recriminare davvero poco ai nostri ragazzi, che dopo essere andati sotto di 19 lunghezze hanno compiuto una rimonta incredibile, sospinti da un numeroso pubblico e consci di potercela fare, tutti insieme, per portare la serie sull’1-1 e giocarsi la bella a Padova. Energia in campo e dalla panchina, che unita alla consapevolezza di non aver nulla da perdere ha portato i virtussini a ricucire possesso dopo possesso tutto lo svantaggio, difendendo alla morte e gestendo con lucidità l’attacco anche quando l’ossigeno alla testa iniziava a mancare, sperando nel lieto fine.
Invece no, perché il bello di questo sport si può trasformare in crudeltà quando si subisce una mazzata del genere, allo scadere e senza poter fare altro se non complimentarsi con gli avversari, i quali dopo essersi visti gradualmente rosicchiare tutto il vantaggio hanno comunque saputo trovare le energie per una giocata di pregevole fattura come quella che ha chiuso i conti allo scadere, con l’ausilio di un tabellone compiacente.
Sulla partita, e più in generale sulla serie, non serve aggiungere altro: abbiamo affrontato un’ottima squadra, classificatasi seconda nel girone patavino, che ha dimostrato la propria superiorità nell’arco delle due gare e alla quale auguriamo il più lungo percorso possibile in questa post-season, visto che i mezzi non mancano. Resta un solo grande rammarico: non aver avuto la possibilità di giocare la stagione a ranghi completi, costretti sempre a cambiare la formazione in base ai molteplici infortuni, spesso di lunga durata, succedutisi durante l’anno. Con i “se” e i “ma” non si fa la storia, ma l’impressione di poter condurre un campionato totalmente diverso se la sfortuna non si fosse accanita sulla salute dei nostri ragazzi c’è, e la partita di venerdì l’ha dimostrato ancora una volta, con i nostri a giocarsela fino alla fine contro una formazione che, alla vigilia, doveva sbarazzarsi con facilità della Virtus.
Peccato, ma un applauso va a tutti i ragazzi e allo staff: per la prima volta dopo molti anni la formazione veneziana è uscita dalle sabbie mobili dei playout mettendo il naso nel tabellone delle migliori squadre, con l’impressione di poter sfidare chiunque.
Sembra poco, ma non lo è.

Forza Virtus!

 

SETTORE BASKET MASCHILE 

VIRTUS VENEZIA