Meritato regalo di Natale

Lo aspettavamo da tre settimane, e sotto natale è finalmente arrivato il regalo: la vittoria della riscossa porta lo scalpo di una delle migliori formazioni del campionato, il Mogliano di coach Campanini che ha fatto visita alla Virtus venerdì sera, in chiusura di girone d’andata.La partita, a differenza delle ultime uscite, è immediatamente spumeggiante, con marce alte ingranate da entrambe le squadre e canestri veloci; i primi applausi sono strappati da un bel alley-oop Costa/Indri, e la Virtus mostra quella scioltezza che era mancata nelle trasferte di Santa Maria di Sala e Martellago. Mogliano però è abile a rintuzzare punto su punto appoggiandosi sotto a giocatori di sicura efficacia spalle a canestro, e la bomba da otto metri sulla sirena è il presagio di una partita che non sarà facile.

Il secondo periodo prosegue sulla falsariga del primo, con Grassetti che dà spazio a tutti gli undici della rotazione e il risultato in sostanziale equilibrio: si soffre meno a rimbalzo e si sprecano pochi palloni, ma Mogliano è squadra di qualità che approfitta di ogni disattenzione e usa la maggior fisicità degli esterni per trovare punti in area.All’intervallo il discorso del coach è prettamente tecnico, ma sono i ragazzi a guardarsi negli occhi e decidere che il terzo quarto non sarà scialbo come è avvenuto nell’ultimo mese, bensì il parziale in cui scavare il parziale della differenza: così avviene, con ritmi alti e – finalmente – qualche canestro in transizione sfruttando il rientro in rotazione dei corridori di razza. Pacchiani e Perricone confezionano punti, ma è la difesa a far la differenza, chiudendo le linee di passaggio e mettendo più fisicità; il risultato è eloquente, con la Virtus che tocca il massimo vantaggio sul 51-40 per poi chiudere la frazione a +10.Tutto fatto? No, perché come detto Mogliano non è squadra facile da mettere in archivio, e Campanini esce ad inizio quarto periodo con una difesa più aggressiva (e sprazzi di zona) che mette in difficoltà dei padroni di casa forse già convinti di aver svolto il compitino. La valanga è travolgente, e si concretizza in un parziale di 16-0 che, sull’onda dell’entusiasmo, porta gli ospiti sul 56-51 con soli cinque minuti da giocare.Costa e Antonello mettono una pezza, ma è l’infortunio del playmaker avversario Cipolato con conseguente fallo tecnico a rimettere definitivamente in carreggiata i virtussini, che convertono il tiro libero e realizzano nell’azione successiva impattando a quota 58.Mogliano, a corto di energie, sbaglia due possessi consecutivi e Grassetti può chiamare un timeout per disegnare l’ultimo attacco con 29 secondi sul cronometro: blocco alto di Perricone per Costa che penetra, scarica fuori a Pistolato il quale la passa nuovamente in punta a Perricone. Finta, penetrazione a destra con arresto di potenza e semigancio che finisce sul ferro, ma è lì che spunta nuovamente la mano dello stesso Perricone il quale, con tocco di grande eleganza, rintuzza il proprio errore insaccando il +2 con soli quattro secondi sul cronometro.Timeout Mogliano, rimessa ben disegnata per smarcare sulla tacca un uomo spalle a canestro; questi però si vede costretto ad un tiro difficile in allontanamento: primo ferro, fuori e finalmente la Virtus può tirare il fiato, al termine di una partita vinta, persa e rivinta e di un mese di dicembre che ha visto assenze ed infortuni avere la meglio sulla preparazione delle gare.

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VIRTUS VENEZIA