Pallacanestro Lido – ASD Virtus Venezia 26 – 63

Pallacanestro Lido 26 - 63 Under 13 M
24 Apr 2024

Restiamo in testa alla classifica nella prima del nuovo anno

The Clash alla palestra Olivi del Lido

A mente fredda, ripensando alla partita, il pensiero va indietro nel tempo. Correva l’anno 2010. Era esattamente il primo maggio, e dopo aver corso un bel pericolo il giorno precedente l’idea , e così sarà nei fatti, è quella di percorrere il breve tratto di mare che separa Sheerness da Whistable. Oramai siamo alle foci del Tamigi immersi più nella Manica e nel Mar del Nord che sull’acqua del fiume. Con Giacomo ci svegliamo di buon mattino, ci stiracchiamo a dovere – è dura, ma allo stesso tempo è una gioia, dormire a bordo della piccola Clodia (imbarcazione simile a un caìcio veneziano) – e ci apprestiamo a vogare per una quindicina di miglia con l’obiettivo di approdare sulla spiaggia del bel villaggio di pescatori di Whistable sul “tallone d’Inghilterra”. Sarà uno degli ultimi giorni in cui vedremo il sole, non ci sarà burrasca e la temperatura sarà accettabile. E sarà, ahinoi, uno degli ultimi giorni di navigazione. Istanbul resterà un miraggio. Non solcheremo mai il Mar Nero. Ma questa è un altra storia. Dopo poche ore approdiamo sul bellissimo tappeto di sabbia, ciottoli e valve di ostrica di Whistable dove troviamo ad aspettarci , quasi sapesse del nostro arrivo, un personaggio straordinario: Johnny Green. Sembra emergere direttamente dagli anni ’70. Fantastico. Quello che non sappiamo è che Johnny era il manager di uno dei più famosi gruppi musicali capaci di rivoluzionare la storia della musica rock: The Clash. Johnny ci invita nella sua piccola e meravigliosa casa che divide con alcuni figli,piena di libri, mappe, ricordi. Ora si è appassionato di ciclismo e scrive libri fantastici a riguardo. Ci ospiterà per diversi giorni. Ci racconterà storie incredibili di quegli anni e di come squattrinato, senza stabile occupazione e ai margini della società un giorno riuscì ad intrufolarsi nel camerino dei Clash (era al secondo tentativo. Durante il primo la sicurezza lo fermò e manganello a dovere). La band sorpresa di quella strana presenza chiese chi fosse e cosa volesse. Lui rispose che semplicemente non era “preso” granché bene nella vita, ma se diventava il loro manager poteva essere una fortuna per entrambi (lui e la band). Follia volle (elogio della follia) che la risposta fu un secco: “perché no”. Di lì a poco i Clash diventarono per alcuni anni uno – forse il – gruppo più seguito in Inghilterra e nel mondo. Sicuramente il più influente nel genere rock (punk rock). Cosa centra questo con la partita? So solo che il bel sole di domenica, all’uscita dall’Olivi mi ha fatto venire in mente quella giornata. E che nei primi due quarti abbiamo issato le barricate e abbattuto qualsiasi aereo sorvolasse l’area di nostra competenza difensiva. Poi, in attacco, le manovre erano ben orchestrate e si colpiva, seppur sbagliando alcuni semplici bersagli, con continuità il canestro avversario. Dopo la pausa la tregua.Abbiamo smobilitato le barriere, le armi contraeree e quelle d’attacco. Perché? Siamo semplicemente pacifisti. Allora ci siamo prodigati per allestire un palco,abbiamo preso in mano microfoni, chitarre elettriche, batteria……………………..e che rock sia. Tutti a cantare la mitica Tommy Gun…………………………The Clash……………………….

SETTORE BASKET MASCHILE

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